HUNTER FIELD TARGET



Come sapete il Field Target nasce come simulazione di caccia, ma con l'arrivo di ottiche sempre più performanti che aiutano molto nella stima della distanza del bersaglio,  di accesori che facilitano il tiro come: bolle, inclinometri, palm rest, segna vento, ecc... Il Field Target si è sempre più allontanato dall'idea iniziale diventato tiro di precisione all'aperto con carabina ad aria compressa. Ad un certo punto di questa evoluzione, un gruppo di "puristi", hanno voluto dare una sorta di stop tecnologico alla rincorsa dell'attrezzatura più performante con il relativo maggior impegno economico (a dire il vero il tiratore conta di più dell'attrezzatura anche nel Field Target), ritornando alla filosofia iniziale, ideando la disciplina sportiva dell'Hunter Field Target. Risulta estremamente difficile spiegare "l'Hunter" senza fare paragoni con il più comune "Field", anche se le differenze sono molteplici. Ci preme sottolineare che all'interno della nostra associazione questo sport è  considerato a se stante e non, come spesso viene definito "il lato povero del Field Target", anche perché sovente è proprio da questa disciplina che i nuovi arrivati si avvicinano e, che solo in apparenza, sembra più semplice del "Field" in quanto tutta le correzioni del tiro sono demandate alla sensibilità del tiratore...

Per il momento sono ammesse solo cabine in calibro 4,5 mm con funzionamento ad aria compressa o a gas precompressi (springer, pcp, pca, co2) sia di libera vendita che con potenze superiori fino ai 16.3J.

La peculiarità principale di questo sport è l'apparente semplicità ... una carabina, senza amenicoli strani come detto in precedenza ... per dirla all'inglese  una carabina out the box, un'ottica con massimo 12 ingrandimenti (meglio se con reticolo mill-dot) e via che si parte per la caccia! Essendo una simulazione i bersagli non sono altro che sagome metalliche posizionate, solitamente, dove si potrebbero trovare in natura animali come scoiattoli, topi, corvi, piccioni, picchi ecc... 

Le maggiori differenze col Field Target sono le seguenti:

 

PUNTEGGIO: In base al tipo di competizione vengono adottate due tipologie di punteggio: nella prima vengono assegnati 2 punti per ogni sagoma abbattuta, ciò avviene colpendo un'area circolare il cui diametro solitamente varia solitamente fra i 15 ed i 40 mm ed 1 punto se solo colpita (riconoscibilissimo dal tipico suono), mentre nella seconda, quella maggiormente utilizzata in Italia, viene semplicemente assegnato un punto per ogni sagoma abbattuta.

 

POSIZIONI DI TIRO: Essendo vietata la tipica posizione del Field target (quella seduta) le posizioni consentite sono la prona (sdraiata per intenderci), in piedi ed in ginocchio.

 

DISTANZA BERSAGLI E STIMA: Le sagome possono essere poste ad una distanza variabile fra i 7 ed i 42m, non nota al concorrente, che la dovrà stimarla a vista o con il solo utilizzo del reticolo del cannocchiale.

 

USO DELL'OTTICA: Prima dell'inizio della gara ogni concorrente effettuerà tutte le opportune regolazioni sul proprio cannocchiale (alzo, deriva e parallasse) che non dovranno essere modificate per l'intera gara.

 

TEMPO DI TIRO: a differenza del Field Target che si ha a disposizione 1 minuto per ogni bersaglio più un minuto per posizionarsi in piazzola, nell'Hunter il tempo non viene misurato, se un tiratore si attarda viene sollecitato a velocizzarsi.

 

IL TIRO: nell'Hunter durante il tiro bisogna toccare col corpo o con la carabina un apposito paletto  posta nella piazzola, all'interno della piazzola è possibile sfruttare eventuali appoggi per il corpo.

 

Si ringrazia Lombardia Field Target e Aledimaggio per l'uso delle fotografie.